La Fondazione Mariani ha meritato un ruolo di sicuro riferimento per qualsiasi iniziativa nell'ambito della Neuromusica, estendendo negli anni collaborazioni e rapporti con Partner di eccellenza.
Un esempio tra i tanti è lo straordinario Centro di Ricerca con sede a Montréal, L’International Laboratory for Brain, Music and Sound Research, conosciuto con l’acronimo BRAMS.
L'idea del Centro di Montréal, è partita nell'agosto del 2003, realizzata poi nel giugno 2004 da Isabelle Peretz e Robert Zatorre. La direzione ne è stata fondamentalmente affidata per diversi anni a Isabelle Peretz, alla quale succederà dal 2017 Simone Dalla Bella.
La spinta propulsiva era quella di unire l’eccellenza della Ricerca dell’Université de Montréal, e della McGill University, a fianco della Concordia University, anzitutto mettendo insieme l'esperienza sui processi cognitivi della musica di Isabelle Peretz (docente presso il Dipartimento di Psicologia, Université de Montréal) e quella di Robert Zatorre (docente presso l’Istituto neurologico, McGill University di Montréal) sulla struttura e la funzione della corteccia uditiva, il tutto non distante dalle competenze di Virginia Penhune.
Si tratta dunque di un laboratorio internazionale di portata unica, che studia in modo prioritario i rapporti tra substrati neurali (aree cerebrali cognitiva ed uditiva) al momento dell’elaborazione musicale, cioè affrontando lo studio della cognizione della musica nei suoi vari approcci sperimentali in rapporto alle neuroscienze.
Con l’occasione del convegno internazionale sui Fondamenti Biologici della Musica, che si tenne a New York nel 2000 organizzato da Isabel Peretz e Robert Zatorre, la Fondazione Mariani decise di iniziare un progetto di collaborazione, inaugurando tra l’altro anche quello con la New York Academy of Sciences per le pubblicazioni nella serie dei “NYAS Annals”.
Dal 2002 si è dato inizio al susseguirsi di appuntamenti internazionali, pianificati con cadenza triennale, per raccogliere di volta in volta gli esiti della ricerca nel settore, con particolare riguardo all’età dello sviluppo, centrale nella “mission” della Fondazione Mariani.
Esordiva così una eclettica realtà di vera eccellenza con l’incontro dei più preparati studiosi nelle scienze fisiologiche, neurobiologiche e neuropsicologiche applicate alla musica, seguendo direzioni e tematiche diverse, ma unite da obiettivi e ricerche comuni, al fianco di istituzioni scientifiche di primo piano.
La sequenza triennale dei Congressi, a seguito dello spunto recepito a New York nel 2000, ha esordito in Italia accogliendo relatori e scienziati nella pittoresca isola di San Servolo a Venezia, ed è proseguita instancabilmente nei centri universitari più prestigiosi del mondo, quindi da Venezia -2002 a Lipsia -2005, a Montréal -2008, a Edimburgo -2011, a Digione -2014, e a Boston nel recente 2017. Gli Atti di ciascun Congresso “The Neurosciences and Music” sono stati raccolti e pubblicati durante l’anno successivo ad ogni evento, negli Annals of the New York Academy of Sciences.
La progressione dei congressi ha visto una vera escalation, da parecchi punti di vista, qualitativi e quantitativi, dal numero di docenti, oratori e ricercatori a quello del pubblico e della visibilità esterna.
Dal terzo congresso in avanti infatti è iniziato un vero e proprio exploit della Ricerca sulla relazione musica-cervello, guadagnando una decisa svolta socio-culturale.
La musica e il canto in particolare hanno suscitato studi innovativi, determinando passaggi coinvolgenti e vantaggiosi per la ricerca, nei riguardi della stimolazione e dell’attivazione dei processi cognitivi e motori che implicano numerose aree cerebrali, attraverso specifiche spinte emozionali.
Ciò conferma che si sta attuando nel passaggio da un dominio fino a ieri considerato esclusivamente artistico a uno anche potenzialmente medico, portando in emersione ogni capacità curativa della musica.
L’aspetto terapeutico dell’arte, pur applicato da qualche tempo, solo oggi riceve dalla ricerca scientifica il giusto apprezzamento ed è per questo che si può considerare una vera svolta, già avvistata precedentemente nel quinto convegno tenuto a Digione, allorché il termine “riabilitazione” venne inserito persino nel titolo generale: “Stimolazione cognitiva e riabilitazione”.
Il prossimo appuntamento con il settimo Convegno in fieri da parte della Fondazione Mariani, previsto per il 2020 ad Aarhus in Danimarca, ci prepara ad incontrare altri neuroscienziati, psichiatri e psicologi, musicisti e musicologi, tutti pronti ad incalzare con altre novità.
E’ già partita dunque l’organizzazione per la prossima meta che vedrà altri avvicendamenti di simposi, sessioni di poster, workshop ed esibizioni concertistiche di pregio. Decolleranno nuovi itinerari e magari si avvicineranno a quelle terre scandinave, appartenenti ad un grande itinerario della scienza verso un campo del tutto innovativo.
La Fondazione Mariani ha pubblicato il First Announcement e la Call for Symposia del Convegno
The Neurosciences and Music - VII
che si terrà ad Aarhus, in Danimarca, dal 19 al 22 giugno 2020.
Sono invitati dalla Fondazione ricercatori, medici, terapisti, educatori e musicisti del mondo della "neuromusica" ...
ma per tutti i dettagli si veda il LINK: